Il cellulare dei nostri figli : uso ed abuso


Photo : Giovaniemedia
Non c'è niente da fare: quando incontro un genitore o una coppia con figli, è inevitabile.
Inevitabile cosa...? Ma naturalmente parlare dell'uso del cellulare da parte del figlio, anzi l'abuso!
Credo non ci sia genitore che non lamenti che il proprio ragazzo o adolescente stia ore ed ore attaccato al maledetto aggeggio, presenza fisica in casa senza mai parlare o quasi con gli altri componenti della famiglia. Dopo la lamentazione di solito i genitori mi raccontano le strategie messe in atto per tentare di arginare il fenomeno: si va dall'opera di convincimento soft, al mostrare i rischi insiti nell'abuso del cellulare, a divieti in ordine al tempo di utilizzo sino a proibizioni assolute dell'uso. Taluni genitori disattivano il wi-fi casalingo e modificano i piani tariffari dei figli per "tagliare" l'utilizzo ma vanamente. Infatti i ragazzi ne sanno una più del diavolo, tra hotspot, free wi-fi e connessioni libere, continuano imperterriti a "navigare".
Si sprecano gli scritti sulla dipendenza da cellulare, sui rischi e sul pericolo dell'abuso. Tutto ciò è comprensibile dato che il fenomeno è in rapida espansione. 
Lasciamo per un attimo la prospettiva dalla parte dei ragazzi e vediamo che facciamo noi adulti. 
Nei locali come bar, trattorie e ristoranti ad ogni tavolo in cui qualcuno è seduto troviamo cellulari in "bella vista". Taluni ne espongono due, dell'ultima generazione naturalmente. Il mio vecchio iPhone 5 è guardato da molti come un oggetto vintage, forse pensano lo usi "solo" per telefonare quindi fuori del tempo e dello spazio...
Sui bus e sui treni poi è un delirio: squilli prolungati, parole ad alta voce, litigate e frasi dolci sussurrate che ahimè saranno sentite da tutti i presenti! Quanti di voi al cinema hanno visto delle persone con i cellulari accesi (l'inconfondibile lucina blu) guardare Facebook durante la proiezione? Per non parlare degli squilli durante i concerti o a teatro.
Dato che l'apprendimento è basato più sui comportamenti che sulle parole, che potranno imparare i nostri ragazzi dagli adulti? Cominciamo ad essere attenti noi all'uso ed abuso del cellulare, abbassiamo la suoneria, spegniamolo di notte e smettiamo con i Like per ogni stupidaggine dei nostri "amici". Pensate il marketing di molte automobili le definisce: "sempre connesse", uno non sa se deve guidare o navigare (non con la barca ma su FB...). 
Pensate alle Storie di FB, inventate da adulti (della scuderia di FB), per i giovani, considerati solo numeri per fare soldi! Non considero FB ed il suo inventore Zuckerberg il diavolo ma è innegabile che questo signore adulto con l'etica e con i giovani non ha un buon rapporto. Del resto sin dall'inizio della sua attività è stato considerato un "poco di buono" con varie cause legali al suo attivo per avere scippato idee e progetti ai suoi compagni di Università. E' accusato di evasione fiscale in Gran Bretagna e con la privacy si è trovato nel pieno della bufera. Zuckerberg non nasconde di volere essere solo lui il dominus di Internet, di fatto ha già WatsApp, Instagram e Facebook Messenger che vuole integrare tra loro per essere leader assoluto mondiale! Proviamo a raccontare queste cose ai giovani, mostriamo loro che sono un mercato vivente eccezionale e facilmente manipolabile da parte di questi adulti. Forse è il solo modo per metterli in guardia, far loro usare il cellulare per quanto di positivo può dare ed evitare di essere burattini nelle mani di certi personaggi.
Sapere certe cose di Zuckerberg mi ha impedito di utilizzare alcune sue App e usare FB molto meno...! Magari mi illudo, però sono convinto che molti giovani sapendo certe cose saranno meno disposti a seguirlo nelle sue applicazioni da Grande Fratello.

Photo: Frederic Guimont








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