Jeanne

 

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Philippe e Lucie sono i genitori di Jeanne una ragazza ventenne molto brava a scuola, introversa e creativa. Ha una passione per le lingue, desidera perfezionare il suo inglese e sta imparando giapponese e cinese.
Terminate le scuole superiori vuole andare a vivere e studiare in Inghilterra per sei mesi, poi trasferirsi in Cina per qualche anno.
Ha una storiella con Etienne ma di comune accordo decidono di lasciarsi dato che sono poco più che amici ed il giovane non accetterebbe mai una storia a distanza, poi in Cina…
I genitori sono contrari e preoccupati per il suo trasferimento in Cina, paese così lontano, consapevoli che sarà difficile potersi incontrare ma Jeanne è decisa a vivere tale esperienza.
In Inghilterra Jeanne comincia a mangiare poco, dice ai genitori che il cibo è cattivo e costoso.
La prima volta, dopo alcuni mesi, in cui i genitori vedono Jeanne a Cambridge sono molto colpiti, la ragazza è magra, con la pelle bianchissima e con poche forze. Lavora alla sera in un pub e studia in maniera ossessiva l’inglese per giungere ad un ottimo livello prima di partire per la Cina. Jeanne non sembra consapevole del suo stato di salute, non si percepisce magrissima ed attribuisce la stanchezza al lavoro pesante oltre allo studio. I genitori provano ancora a parlarle preoccupati del suo stato di salute ma Jeanne li rassicura, appena potrà partire per la Cina sarà più tranquilla e con un lavoro “normale” per cui il peso si aggiusterà da solo.
Philippe e Lucie rientrano a casa per nulla rassicurati, anzi ancor più in pensiero per la  loro figliola.
Visto che le loro parole non hanno sortito alcun effetto su Jeanne, coinvolgono Etienne l’ex ragazzo di Jeanne, anch’egli preoccupato per la ragazza, che magari potrà essere ascoltato.
Il giovane addirittura va a Cambridge con la scusa di un seminario per incontrare Jeanne.
I due si vedono e trascorrono del tempo assieme, gioiosamente e quasi in un “ritorno di fiamma” che li stupisce e rende contenti. Di tutto possono parlare ad eccezione della magrezza di Jeanne che è proprio argomento tabù. Al rientro Etienne non può che confermare la preoccupazione sua e dei genitori per lo stato di salute di Jeanne, assolutamente refrattaria ai temi del peso, cibo e corpo.
Etienne, che studia psicologia, indica ai genitori Soremax, con l’idea che possano parlare con noi e, magari, pensare qualcosa per aiutare Jeanne.
Ci incontriamo e quando stiamo per ipotizzare una qualche strategia veniamo presi in contropiede da un’improvviso fatto: Jeanne è ricoverata d’urgenza in ospedale per una seria intossicazione alimentare. I genitori ed Etienne volano in Inghilterra da Jeanne che è veramente in una brutta situazione. Non si capisce bene cosa e dove possa avere mangiato qualcosa da farla stare così male. Uno dei medici, ufficiosamente, pensa che Jeanne possa avere abusato di qualche farmaco per dimagrire, acquistato su Internet e poi mangiato schifezze…
Tant’è Jeanne dopo otto giorni in ospedale viene dimessa ed è costretta a tornare a casa con i genitori. Naturalmente Jeanne assicura di essere vittima di una intossicazione e nega la regolare assunzione di farmaci per dimagrire. I genitori sono esasperati e non sanno che fare, solo Etienne riesce ad avere un dialogo con Jeanne che, finalmente, gli confessa l’utilizzo di lassativi per tenere sotto controllo il peso dato che si percepisce grassa e gli chiede di mantenere il segreto con i genitori.
Ora Etienne si trova tra “l’incudine ed il martello”. È davvero in una situazione difficile ma, forte del “ritorno di fiamma” dei sentimenti con Jeanne, decide di affrontarla con decisione e le propone di intraprendere una psicoterapia di coppia con lei.
All’inizio Jeanne si oppone ma per non “perdere” Etienne acconsente a qualche colloquio di coppia. Lui propone Soremax con la promessa di non toccare il tema del cibo, ma affrontare le loro dinamiche di coppia. Jeanne acconsente, anche se molto “tiepida”. Come promesso lavoriamo sulla loro relazione di coppia e sui rispettivi sentimenti. Appare innegabile nello sviluppo dei colloqui che la relazione dei due ragazzi ora è certo molto più solida e positiva.
Jeanne accetta di continuare i colloqui di coppia consapevole che ora occorre affrontare anche la sua sofferenza legata al mangiare, senza girare attorno al tema.
Non è facile per Jeanne, ma il sostegno e l’affetto di Etienne fanno la differenza…
Come sempre affianchiamo al lavoro psicologico, in questo caso di coppia, l’atelier sensoriale-gustativo per un recupero del “piacere” del cibo che per Jeanne è solo tormento e paura per le calorie assunte che per lei significano prendere peso e diventare grassa.
L’atelier di Soremax consente di “scoprire” nutrimenti, abbinamenti ed il quinto gusto l’umami senza calcolare calorie e zuccheri. Per Jeanne tutto ciò è sorprendente ma si accinge di buon grado a seguire la nostra proposta.
Jeanne ha messo qualche chilo di peso ed è sempre molto legata ad Etienne, stanno pensando di andare a vivere assieme e (forse) sposarsi. Per quanto riguarda la Cina al momento il progetto è spostato nel tempo ed eventualmente vedrà i due ragazzi andare assieme…

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