La teoria del divertimento (the Fun Theory)

Di solito le ricerche psicologiche o psico-sociali sono appannaggio delle Università. Ebbene la casa automobilistica Volkswagen anni fa ha ideato alcuni esperimenti per studiare la "teoria del divertimento".
Photo: La mente è meravigliosa
Tale teoria indica che le persone sono motivate a fare alcuni cambiamenti delle proprie attività quotidiane se si divertono. Quindi divertirsi può essere un fattore positivo per indurre cambiamenti nel modo di fare di una persona.
Di fatto tale teoria ribalta il credo che la punizione sia uno dei fondamenti dell'educazione, insegnare è porre dei limiti che la persona dovrebbe un po' alla volta interiorizzare.
La "teoria del divertimento" mostra invece che c'è ben altro modo per ottenere determinati risultati ovvero quando uno stimolo positivo ci consente di abbandonare un comportamento sconveniente per uno più apprezzato socialmente.

La "teoria del divertimento" recita: «Passione e divertimento sono le forze in gioco più potenti per ottenere qualsiasi cosa.»

La Volkswagen nel 2009 ha lanciato così la sua Fun Theory, o teoria del divertimento, con lo scopo di stimolare le persone ad essere positive e più attente alla socialità. Va da se che oltre alla ricerca la Volkswagen tendeva anche a consolidare l’immagine del proprio marchio, ovviamente!
Sono stati approntati dei semplici esperimenti sociali per poi osservare ed analizzare il comportamento delle persone ignare di essere "cavie" di una ricerca. Di base gli esperimenti presupponevano una scelta duplice: da una parte i soliti comportamenti abitudinari e, dall'altra, un piccolo sforzo di cambiamento che però aveva un effetto divertente e inaspettato.
Ad esempio un esperimento era così allestito: nella stazione metropolitana più frequentata di Stoccolma erano affiancate una scala tradizionale ed una scala mobile. Ebbene come indurre le persone ad utilizzare la scala tradizionale al posto di quella meccanica e quindi fare un pò di esercizio fisico...? 
Venne dipinta una scala-pianoforte, ogni gradino rappresentava un tasto, e quando uno lo calpestava veniva emesso un suono per ogni gradino, come un vero pianoforte!
Il risultato fu oltre ogni aspettativa, il 65 % delle persone ha preferito fare le scale a piedi per sentire suonare la scala-pianoforte, divertita, quando solitamente le scale mobli sono utilizzate da oltre il 95% delle persone in condizioni solite. Quindi il divertimento funziona!
Un secondo esperimento, sempre svolto a Stoccolma consisteva nel cercare di ridurre la quantità di mozziconi di sigarette e rifiuti vari che vengono gettati per terra (anche nella civile Stoccolma). 
Per lo scopo sono stati installati dei cestini dotati di un sensore che, quando una persona utilizzava gettando qualcosa dentro, emetteva un simpatico suono di caduta tratto da un cartone animato.
Non solo le persone erano indotte a gettare i rifiuti nel cestino, molti addirittura raccoglievano delle cartacce da terra per poi introdurle nel cestino che faceva il suo buon rumore divertente...
I cestini, solitamente mezzi vuoti, alla fine della giornata erano stracolmi, quindi si poteva tranquillamente dire che la teoria era dimostrata sul campo.
Va da se che tali semplici quanto interessanti esperimenti non possono essere considerati la vera base di una teoria sociale infatti non sappiamo quanto tali comportamenti "positivi" potrebbero durare nel tempo. Però la motivazione del divertimento rappresenta un potente motore che ci fa cambiare comportamenti diremmo quasi automatizzati e, a prezzo di un piccolo sforzo, divertire e far sorridere.





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