La passione di Nadia

Foto: Tatiana S. da Pixabay
Nadia viene a Nizza per un master universitario di un anno in scienze motorie. E' una ex nuotatrice di livello agonistico che ha dovuto abbandonare i propositi di passare in nazionale per un infortunio ad una spalla conseguente ad una caduta dal motorino, che attribuisce alla stanchezza dopo un allenamento estenuante. Ha così potuto (e dovuto) convertire la sua esperienza agonistica nell'insegnamento presso alcune piscine di Livorno, sua città.

Decide di frequentare un master in Francia per specializzarsi nell'insegnamento ai bambini, sua passione da sempre, consapevole dell'importanza di acquisire tecniche e pratiche per tale fascia di età.

E' altresì consapevole che per un anno la sua relazione con Ettore sarà a distanza, il fidanzato ha difficoltà a spostarsi per via del lavoro nel negozio di frutta che ha con la propria madre ma Nadia sa che l'anno passerà in fretta.

Per molti mesi le cose vanno avanti bene, entrambi impegnati: Nadia nello studio ed Ettore nel negozio.

A Pasqua Nadia torna a Livorno per trascorrere alcuni giorni in famiglia e con Ettore. Avrebbero dovuto essere momenti sereni e gioiosi ma Nadia sente che Ettore è "assorto", lontano e piuttosto freddino nei suoi confronti.

Non se la sente di fare troppe domande ad Ettore, capisce che lui ha vissuto molto male la distanza ma occorre pazientare ancora qualche mese e lei potrà tornare a Livorno.

Una sera escono con comuni amici ed un ragazzo del gruppo fa una battuta infelice: "...Ettore spera che Nadia non veda il tuo cellulare...". Lei sente la battuta e non capisce bene ma ha un brutto presentimento.

Per farla breve alcuni giorni dopo, quando intravede sul cellulare di Ettore le notifiche di nuovi messaggi stavolta non sta zitta, lo incalza e pretende di leggere il contenuto. Ettore non vuole ed è chiaramente in difficoltà, cerca delle scuse che fanno infuriare ancor di più Nadia. Ne nasce un litigio che si conclude quando Ettore ammette di avere una storia con una ragazza del gruppo.

Nadia sente che il mondo le è caduto addosso, mai avrebbe potuto pensare una cosa del genere, scappa a casa e dopo un giorno torna a Nizza, fortemente motivata a concludere il suo master. Inizialmente si sente addosso una strana forza che l'aiuta a riprendere le lezioni, ma passate poche settimane mi contatta perchè dorme malissimo (quando riesce) e praticamente non sente più il bisogno di mangiare. Consulta un medico che le prescrive lo Xanax come ansiolitico e per dormire. Nadia prende lo Xanax solo due mesi  perchè vuole affrontare le sua angosce senza "la chimica", con maggiore consapevolezza di sè.

Il master sta per concludersi e Nadia non sa che fare: tornare a Livorno o dare un cambiamento radicale alla sua vita? Con questi interrogativi sullo sfondo lavoriamo assieme per alcuni mesi.

Per i più curiosi dirò che Nadia ha concluso brillantemente il master e nonostante un'offerta di lavoro qui in Costa Azzurra ha preferito trasferirsi in Quebec per specializzarsi ed insegnare nuoto a bambini autistici con la Terapia Multisistemica in Acqua. Ora sta molto meglio, in termini di sonno ed alimentazione, soprattutto ha iniziato una relazione con Silvan, un collega di lavoro canadese anch'egli ex nuotatore agonistico ed insegnante di nuoto per bambini ciechi ed ipovedenti.


P.S. Lo scritto è redatto nel rispetto del Codice della Privacy, GPDP -  Regolamento UE 2016/679.

 

 


 

 

 


 




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